lunedì 1 ottobre 2012

Beato l'uomo capace di risvegliare un testo

Sovente guardo la mia biblioteca come alla raffigurazione casalinga di un cimitero.

La grande scaffalatura a parete è un superbo colombario senza un fine riconoscibile. I nomi degli autori impressi sui dorsi sono il paradigma immaginario delle epigrafi di un cinerario.

I libri "morti" stanno lì per anni, non cercati, dimenticati. 

Dietro a ogni dorso, in polvere cartacea, persiste il riassunto delle esistenze. Silenziose.

Beato l'uomo capace di risvegliare un testo. Che equivale a resuscitare un morto.

(Giuseppe Marcenaro, Cimiteri. Storie di rimpianti e di follie, Leonardo Mondadori)

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