sabato 31 maggio 2014

Facevo un respiro profondo e mi imponevo di dire la verità...

Non c'era tempo per cedere alle vecchie abitudini, per fare quel che facevo di solito prima di scrivere: stilare liste di paroloni e preoccuparmi dell'effetto che avrei provocato.

C'era tempo solo per i fatti, e così disimparai per necessità, quasi per forza.

Prima di scrivere un articolo per il "Times" facevo un respiro profondo e mi imponevo dire la verità, e così trovavo le parole, o erano loro a trovare me.

Non mi facevo illusioni. Non stavo scrivendo poesie. Non stavo scrivendo il mio capolavoro. Ma almeno quel che vedevo ogni mattina accanto al mio nome era diverso. Aveva una chiarezza, un'autorevolezza che non ero mai riuscito a ottenere prima di allora....

(J.R. Moehringer, Il bar delle belle speranze, Piemme)


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