mercoledì 13 novembre 2013

Senza più accendere il fuoco, bastava il racconto

C'era una volta una generazione di chassidìm che, quando dovevano assolvere un compito difficile, o prendere una decisione importante, andavano in un luogo nei boschi, accendevano il fuoco e dicevano delle preghiere, assorti nella meditazione.

Un chassidìm della generazione successiva, di fronte alle stesse incombenze, andava nello stesso posto nel bosco e diceva: "Non possiamo più accendere il fuoco, ma possiamo dire le preghiere", e questo era sufficiente.

Ancora una generazione dopo, un altro chassidìm che doveva assolvere lo stesso compito, andava nel posto e diceva: "Non possiamo più accendere il fuoco, e non conosciamo più le segrete preghiere, ma conosciamo il luogo dove tutto questo accadeva", e infatti bastava.

Finché, in un'altra successiva generazione, dovendo affrontare lo stesso compito, il chassidìm restava seduto nel proprio castello, e diceva: "Non possiamo più fare ul fuoco, non possiamo dire le preghiere, e non conoscimao più il posto nel bosco, ma di tutto questo possiamo raccontare la storia". 

E infatti bastò, il suo racconto ebbe la stessa efficacia delle altre azioni.

(Beppe Sebaste, Oggetti smarriti e altre apparizioni, Laterza Contromano)

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