sabato 28 settembre 2013

Se il terrorismo ammazza il poeta della dignità

Ai viaggiatori diamo il benvenuto.
Tornatevene a casa
sul nuovo battello fatto 
col legno appena tagliato
dell'albero che rimane in piedi

Sono parole del poeta ghanese Kofi Awoonor che, ho scoperto grazie a un ricordo di Tahar Ben Jelloun su Repubblica, è tra i morti dell'attacco al centro commerciale di Nairob nei giorni scorsi. Era un militante dei diritti umani e in Africa era conosciuto come il poeta della dignità umana. Il terrorismo ha spazzato via la vita di un uomo che ha combattuto solo con le parole, per tagliare le radici dell'odio.

Scrive Tahar Ben Jelloun:

Il caso a volte è tragico. Certo, chi l'ha ucciso non lo conosceva: è morto per mano di analfabeti che non sanno neppure quello che fanno.

La sua ultima raccolta di versi uscirà postumo, il prossimo anno. Il titolo mi sembra ancora più significativo: Promessa di speranza.

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