mercoledì 8 maggio 2013

Se con Greg Iles non ha funzionato

Afferma Clive Cussler: Un favoloso intreccio di suspense e intrigo. Rincara la dose Dan Brown: Dopo aver letto l'ultima pagina, non riuscirete a liberarvi di questa storia.

E sarà che tra i maestri del brivido ci si intende. Oppure sarà che il problema sono io, o meglio, il modo con cui mi sono avvicinato - verbo significativo - a queste pagine. Sarà che non era il momento giusto e che la testa era in cerca di un'evasione, ma non di questa evasione.

Sarà. Però non sono stato conquistato da La notte non è un posto sicuro di Greg Iles (Piemme). Anzi, per dirla tutta, avevo incominciato con un discreto entusiamo e ho finito con molta fatica.

E lo so, ho controllato, in rete su questo libro non mancano i giudizi positivi, anzi, le lodi sperticate. E chi assicura che questo è il miglior libro di Greg Iles - di cui in precedenza non avevo letto niente. Chi consiglia di partire dalle precedenti avventure del protagonista, quel Penn Cage che era procuratore distrettuale e che ora è diventato sin
daco di Natchez. Chi esalta soprattutto il ritmo di una storia che, per la verità, a me è sembrata mancare proprio del ritmo.

Ma appunto, forse ero io a mancare del ritmo giusto. E anche questo serve, per ragionare sulle singolari, sfuggenti, irripetibili alchimie che legano un libro al suo lettore.

1 commento:

  1. Dal titolo mi sembra un libro molto interessante, poi i thriller è il mio genero di lettura preferito. Non appena possa vado in libreria ad acquistarlo. Un abbraccio

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