giovedì 21 marzo 2013

Perché "intrattenimento" è una bella parola per i libri

Il senso originario, e incantevole, della parola "intrattenimento" è quello di un reciproco sostenersi, come due alberi cresciuti insieme, intrecciati, che si sorreggono e si danno forza a vicenda.

Suggerisce una sorta di trasferimento aereo di energia, di contatto attraverso un vuoto, come il groviglio di acciaio e cavi fra due pilastri solitari di un ponte.

Non riesco a immaginare un'approssimazione migliore del rapporto fra lettore e scrittore.

Il senso che ne deriva - di scambio proficuo, di mutuo sostentamento, di accoglienza offerta, di comprensione e reciproca relazione, di un breve intervallo di attenzione bilaterale nel quale si dà e si riceve - anima ancora la parola nella sua forma verbale: intratteniamo visitatori, ospiti, idee, prospettive, teorie, dubbi e rancori.


(da Michael Chabon, Mappe e leggende, Indiana editore)

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