sabato 22 dicembre 2012

I libri sono le cantine della civiltà

Scelgo queste, tra le tante che meriterebbero. Parole da dedicare a tutti coloro che ancora si ostinano a entrare in libreria, ad accumulare pile di libri che un giorno, forse, leggeranno, a recriminare per il posto sugli scaffali che non c'è più, e con questo basta, d'ora in avanti solo se... tranne poi fare di nuovo capolino in libreria e sorridere, perché aveva ragione Oscar Wilde, si può resistere a tutto, ma non alle tentazioni.

Parole a questa magnifica tentazione:
 
Se sei cresciuto in campagna ti sarai accordo che le fattorie vanno e vengono, ma il segno che lasciano le cantine non si cancella. 

C'è qualcosa di eterno in quelle fondamenta scavate a mano nella terra. 

I libri sono le cantine della civiltà: quando una cultura si sgretola, i libri sopravvivono in virtù della loro semplice, ottusa robustezza. 

Noi guardiamo quel cumulo di pagine e ci meravigliamo: che lettori dovevano essere!

(Paul Collins, Al paese dei libri, Adelphi)


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