mercoledì 1 agosto 2012

Se uno volesse capire cos'è la Sardegna

Se uno volesse capire cos'è la Sardegna oggi, nel 2011, al di là dell'estate e delle vacanze organizzate, al di là dei cori a tenore e dei nuraghe e delle fiabe e delle leggende, che cos'è la vita normale per la stragrande maggioranza di chi abita permanentemente nell'isola del Mediterraneo chiamata Sardegna, se uno volesse capirlo davvero, dovrebbe prendere la macchina e guidare da Cagliari viale Marconi a Quartu Sant'Elena, poi tornare indietro passando per Quartuccio, Selargius, Monserrato, Pirri.

Non so se il consiglio è di quelli buoni, però ci dice qualcosa su quanto Flavio Soriga ci propone con NuraGhe Beach. La Sardegna che non visiterete mai, ennesimo titolo con cui la collana Contromano di Laterza riesce a sedurci e a spiazzarci. Questa non è una guida, nemmeno alternativa, non pretende di esserlo, magari è uno sguardo che arriva dove di solito non si arriva, tra periferie e paesi sperduti, oltre le spiagge da cartolina, oltre i locali da vip o da movida.

E oltre quello sguardo... perchè prima di tutto questa è una storia di amore e disamore, una storia in bilico tra il passato che si dilegua e un futuro che quasi certamente non esiste, una storia che è insieme abbandono e ritorno, fuga e riscoperta.

E forse non sarà troppo originale l'idea di una storia - e di un romanzo - che si dipana attraverso la proposta e la possibilità di una guida, raccontata nel suo farsi o anche solo nei suoi frammenti. Però la Sardegna c'è tutta, è odori, sapori, suoni, aria che si respira.

La Sardegna che non visiterete mai, appunto. La Sardegna che è bello scoprire in queste pagine, lasciandoci trainare da digressioni, richiami, suggestioni, che non solo un mare in cui tuffarsi.

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