mercoledì 29 dicembre 2010

Non lasciarmi, l'incubo di Kazuo Ishiguro

Come dici tu, perché qualcuno dovrebbe mettere in dubbio che voi abbiate un'anima? Eppure devo dirtelo, mia cara, non era così ovvio quando abbiamo cominciato molti anni fa. E sebbene si siano fatti molti progressi da allora, non è ancora così universalmente riconosciuto, neanche oggi

Avrei voglia di raccontarvela tutta la storia di Non lasciarmi, dirvi che cosa succede, cosa si scopre a un certo punto, dopo che per pagine e pagine Kazuo Ishiguro ci ha preso per mano e ci ha accompagnato a conoscere luoghi e personaggi e situazioni che avevano tutta l'aria di essere normali, quasi normali, normali se non per quello strano alone, per quel qualcosa sospeso su ogni parola come un odore che arriva dalla cucina...

Avrei voglia e la tentazione è forte.... ma come rubarvi l'incredibile emozione di quel punto? Quello in cui vi ritrovate davvero dentro la storia e quanto avete letto fin lì va finalmente al suo posto, a partire dagli anni in quel collegio, da quella verde campagna inglese che smette di diventare un paesaggio da cartolina e si deforma in un incubo?

Non posso farlo. Posso dire solo che questo è un libro tenero e agghiacciante, misurato nello stile - come sempre in Ishiguro - eppure sconvolgente in quanto racconta.

Che poi non è esageratamente lontano dal nostro mondo. Magari questa fosse la fantascienza dello sbarco su Marte...

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