domenica 11 aprile 2010

Il dono ai tempi di Internet



E se fosse proprio il dono l'elemento attraverso il quale gli uomini creano la loro società?

In questi giorni ho avuto modo di leggere Il dono al tempo di Internet di Marco Aime e Anna Cossetta, sapete, uno di quei libriccini bianchi con cui l'Einaudi non troppo di rado ci regala nuovi sguardi sul mondo e nuovi spunti di riflessione. E' che in questi giorni mi son dovuto leggere diverse cose sul web 2.0, in modo da non farmi cogliere impreparato all'incontro Vivere ai tempi di Facebook, che si è tenuto ieri sera al Castello di Poppi, nell'ambito di Le parole e il silenzio.

Ho letto parecchio sui blog e sui social network - e anche questo, a suo modo, è stato un viaggio - e non mi aspettavo di riflettere sul significato e l'importanza del dono. Però a pensarci un pochino meglio la Rete è una gigantesca possibilità di condivisione, quindi di dono. Anche questo blog, anche questo post che ora vi beccate in fondo è un dono(a caval donato...)

E allora, per gli antropologi o gli economisti è un problema, perché come si fa a spiegare il suo posto tra gli uomini, in un mondo dominato dall'interesse? Eppure il dono c'è ed è bello che ci sia: anzi, bisognerebbe dire che proprio il gesto più disinteressato è anche il miglior investimento per la nostra vita. Ma questo vale per ogni società.

Questo libro apre uno scenario che appartiene ai nostri tempi e ci permette di comprendere che Internet non è solo la riserva di caccia di teenager ipertecnologici, di pirati informatici, di gente che sulla rete ha fiutato affari e opportunità.

Internet è in realtà anche il luogo virtuale del dono, della condivisione, della collaborazione. Si mettono in comune video e brani musicali, ci si offre nei social network, si rilasciano programmi e giochi gratuiti, insieme si scrivono persino enciclopedie.

Un libro per guardare non solo a Internet ma alla nostra società in modo diverso, e per una volta anche più rassicurante.

3 commenti:

  1. Ho letto un saggio di Rosset dove è scritto che "Terreno d’elezione del narcisismo, l’introspezione è il più delle volte l’offerta compiacente della propria persona allo sguardo dell’altro. Questa appare come un discorso esibizionistico, difatti oltre a comporsi un’immagine destinata all’altro, ricorre all’impostura pretendendo di interessarsi unicamente all’osservazione di sé e degli altri. Il desiderio di essere visto si traveste insomma da intenzione di conoscersi e di donarsi agli altri".
    In fondo però (forse) il dono è di per sé (spesso?) un affare narcisistico, per questo (magari) la Rete sembra favorire questa dimensione.

    Io sto facendo passi avanti, ho preso a considerare seriamente anche i blog altrui, oltre il mio !!

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  2. E' vero il dono può essere molte cose e non tutte hanno necessariamente a che vedere con l'altruismo. Può essere anche un'estrema manifestazione di narcisismo, hai ragione. Però per quanto mi riguarda che tu abbia letto questo post, che abbia voluto offrire un tuo commento, è già un piccolo grande dono, no? A presto, paolo

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  3. Narcisismo, visibilità, do ut des, ti regalo una cosa per fartene pagare un'altra...c'è un po' di tutto nella Rete, di solito pervaso dallo spirito del networking, dello sharing e della crescita comune...

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